Jim Wangers di Pontiac: l'originale influencer automobilistico
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Jim Wangers di Pontiac: l'originale influencer automobilistico

Jun 21, 2023

Wangers si consultò anche su una canzone pop a tema GTO nell'estate del 1963, GTO di Ronny and the Daytonas, che vendette più di un milione di copie e rimase nella playlist Top 40 della radio per 17 settimane consecutive. Gli viene spesso attribuito il merito di aver scritto la canzone, ma secondo la sua autobiografia, Glory Days, ha semplicemente aggiunto alcune righe per rendere la canzone più specifica per GTO. Tuttavia, tentò di duplicare quel successo nel 1965 con una canzone chiamata The GeeTO Tiger, nel tentativo di creare un nuovo soprannome per la GTO. GeeTO (pronunciato GEE-toe) non ha mai preso piede, né la canzone, anche se è stata la base per un concorso a premi a livello nazionale che offriva come primo premio una Tri-power GTO del '65 modificata da Hurst.

Uno dei piani più folli di Wangers, inteso a rafforzare la reputazione della GTO nelle gare di drag racing, prevedeva l'invio di un paio di GTO modificate sul circuito delle gare di drag nel 1966 insieme a una "Mystery Tiger", una scarpa calda con una tuta da tigre a corpo intero. chi gareggerebbe contro gli spettatori selezionati in un sorteggio. Con i motori 421 HO progettati, quattro velocità e 3,90 marce nei Rearends Safe-T-Track, i GeeTO Tigers erano capaci di 12,7 secondi ets a circa 112 mph. Ovviamente erano veloci: erano imbroglioni, ha ammesso Wangers in Glory Days. “Era un burlesque di drag racing, ed è stato divertente. La grande vincitrice è stata la GTO. La Pontiac l’ha adorato, e anche i promotori delle dragstrip l’hanno adorato”, ha scritto. Il finale della promozione della gara di resistenza Mystery Tiger ebbe luogo agli NHRA Nationals del 1966. Vari altri piloti avevano indossato la tuta in eventi precedenti, ma l'uomo dietro la maschera a Indy non era altri che George Hurst.

Wangers rimase un instancabile sostenitore della Pontiac, e della GTO in particolare, anche dopo essersi ritirato dal gioco della pubblicità e del marketing. Era un popolare oratore ai saloni automobilistici e ad altri eventi, disposto a raccontare storie e a posare per foto per anni, fino a quando il peggioramento della salute lo costrinse a lasciare gli occhi del pubblico.